Nel caso della miopia, l’occhio umano è troppo lungo, nel caso di ipermetropia è troppo corto, in modo che i raggi luminosi entrati nell’occhio non vergono sulla retina. L’occhio miope non vede dunque degli oggetti lontani, l’occhio ipermetrope fa fatica a riconoscere i piccoli oggetti da vicino.
In caso di astigmatismo la cornea è storta e la sua curvatura è irregolare, l’immagine sulla retina è sfocata e deformata (anatomia dell’occhio vedi immagine 1)
Questi difetti visivi possono essere corretti tramite occhiali oppure lenti a contatto. In caso intolleranza a lenti a contatto oppure nel caso di desiderio del paziente di non portare più nessun aiuto visivo, un’operazione di correzione entra in considerazione. Il metodo Lasik che le proponiamo le permette di correggere la miopia fino a circa – 8.00 diottrie e la ipermetropia fino a + 3.00 diottrie, l’astigmatismo fino a – 4.00 diottrie.
La presbiopia subentra in tutti i pazienti a partire dai 45 anni di età e non può essere corretta con il metodo Lasik. Il trattamento non viene in nessun caso rimborsato dalla cassa malati.
In alcuni casi entrano in considerazione anche altri tipi di chirurgia (per esempio sostituzione del cristallino chiaro, Clear Lens Exchange) oppure metodi tramite laser (per esempio KPR), discuteremo i vantaggi e gli svantaggi.
L’intervento
Viene realizzato in anestesia locale tramite gocce. Solo in casi di forte agitazione è possibile prendere un calmante. Prima dell’intervento viene determinato lo spessore corneale e il grado del difetto visivo. Durante l’intervento che si svolge sotto il microscopio viene applicato un anello di suzione sull’occhio che permette di fissare una lama automatica. Questa riesce a tagliare un sottile lembo della cornea che viene poi aperto come una pagina di un libro. Nella zona liberata il laser a eccimeri agisce per circa 60 secondi fino al raggiungimento della correzione necessaria. La profondità dello strato che viene evaporato con il laser viene determinato dal grado del difetto visivo. Più alto è il difetto visivo più dev’essere spessa la sostanza corneale. È importantissimo mantenere uno strato corneale nel letto rimanente di spessore sufficiente per la stabilità della cornea.
Nel caso di miopia la cornea viene appiattita nel suo centro.
Nel caso di ipermetropia la cornea viene appiattita a forma di anello attorno al centro in modo a poter aumentare la sua curvatura centrale.
Nel caso di astigmatismo la cornea viene appiattita per diminuire la sua irregolarità in modo da poter raggiungere il più possibile l’ideale di una mezza sfera.
Nel caso di una miopia oppure di una ipermetropia trattiamo nella stessa seduta anche un eventuale astigmatismo.
Dopo il trattamento il lembo corneale viene chiuso e rimesso nella sua posizione d’origine. Di solito si attacca da solo e non dev’essere suturato. L’occhio riceve delle gocce e un bendaggio compressivo. L’intervento è ambulatoriale.
Decorso post-operatorio
Circa trenta minuti dopo l’intervento le gocce anestetiche perdono il loro effetto. Subentra una lacrimazione, bruciore, pressione e sensazione di corpo estraneo con eventualmente dei dolori. A sei ore dopo l’intervento il paziente spesso non mostra più nessun disturbo. Da due a cinque giorni dopo l’intervento l’acuità visiva è buona. In certi casi è possibile un difetto visivo passeggero nei primi tre mesi post-operatori dovuto a disturbi di cicatrizzazione. Un peggioramento del risultato a due anni dopo l’intervento non può essere escluso.
Possibili complicazioni ed effetti collaterali
Il taglio corneale eseguito durante l’intervento guarisce nei primi tre giorni. Raramente possono subentrare dei rallentamenti della guarigione oppure delle complicazioni.
Il problema post-operatorio più frequente è un occhio secco sotto forma di pressione, bruciore e variabilità dell’acuità visiva. La durata del disturbo può essere di pochi giorni oppure anche di mesi, in questi casi è necessario applicare molto spesso delle lacrime artificiali.
Un altro problema non raro è un aumento della sensibilità alla luce e la formazione di aloni attorno a punti luminosi nel buio; questo succede nei primi mesi dopo il trattamento. Nella maggior parte dei casi questi disturbi si risolvono da soli con il tempo.
Raramente possiamo notare una erosione corneale (ferita dello strato superficiale della cornea) dovuta alla tecnica di taglio. Come trattamento può essere necessario usare una lente a contatto protettiva durante i primi due giorni post-operatori. In questo caso l’acuità visiva migliora progressivamente nelle prime due settimane post-operatorie.
Estremamente raro (frequenza 1/10000) la formazione di pieghe nel lembo corneale. Grandi pieghe devono essere risciacquate e lisciate, mentre sono più frequenti piccole pieghe, che si notano solo se disturbano la vista.
Una sottocorrezione oppure una sopracorrezione del difetto visivo come anche un decentramento del raggio laser è molto raro. Come conseguenza può essere necessario usare un occhialino molto più debole oppure sottoporsi ad un ritocco dell’intervento. Una reazione immunologica, dai primi 3 fino a 5 giorni post-operatori subentra raramente (frequenza 1/200) con una infiammazione della cornea indolore sterile (senza infezione). Il trattamento consiste in una terapia con gocce molto intensa, raramente è necessario risciacquare il lembo corneale.
Estremamente rare (1/10000) sono complicazioni come infezioni batteriche che non riescono ad essere controllate unicamente con medicamenti ma necessitano di un nuovo intervento, emorragie all’interno dell’occhio, emorragie retiniche oppure ferite retiniche, occlusione dei vasi sanguigni centrali dell’occhio oppure dei vasi del nervo occhio (per esempio tramite aumento della pressione dell’anello di suzione). Tutte queste complicazioni come anche la cicatrizzazione della cornea con formazione di cicatrice esuberante oppure disturbi di guarigione (nell’ambito di una infezione oppure diabete mellito) possono determinare una diminuzione dell’acuità visiva non correggibile oppure, in casi estremi, una perdita di vista.
In casi rari notiamo una cheratectasia: trattasi di una intrusione irregolare della cornea dovuta a una debolezza dei tessuti e subentra subito dopo l’intervento oppure dopo anni e che può diminuire l’acuità visiva. In questi casi un ritocco non è più possibile e può essere necessaria la realizzazione di un trattamento di impianto corneale.
Da notare sono le allergie a medicamenti applicati con prurito, rossore, eczema oppure nausea.
Possibilità di successo
Non possiamo dare nessuna garanzia come successo dell’intervento.
La probabilità di non dover portare occhiali dopo un intervento LASIK è stimata attorno al 95% nel caso di miopia fino a -5 diottrie e più del 90% nel caso di -5 fino a meno 10 diottrie. Nel caso dell’ipermetropia le possibilità sono circa 90%, nel caso di astigmatismo fino a -2 diottrie 95%, nel caso di astigmatismo di -2 fino a -4 è del 90%.
Un intervento LASIK non può prevenire una presbiopia, il paziente sarà dunque obbligato a portare degli occhiali da lettura.
Informazioni importanti
Prima dell’intervento preghiamo di avvisarci se dovesse assumere dei medicamenti anticoagulanti (per esempio Marcumar, Sintrom) oppure antiaggreganti (per esempio Aspirina, Tiatral).
Il giorno dell’intervento
- non usare nessun trucco
- non usare nessun profumo o Eau de toilette
Dopo l’intervento
- le prime sei ore dopo l’intervento bisogna tenere gli occhi chiusi e non strofinarli troppo per i primi giorni dopo l’intervento
- la preghiamo di evitare sforzi fisici, sauna, nuoto per circa una settimana
- preghiamo di applicare regolarmente le gocce prescritte
- la preghiamo di usare degli occhiali da sole finché il disturbo dovuto alla luce forte è diminuito
- preghiamo di non truccare l’occhio operato per la prima settimana post-operatoria;
- preghiamo di non bagnare l’occhio operato, sotto la doccia oppure quando lava il viso;
- la preghiamo di avvisarci subito nel caso di forti dolori all’occhio trattato oppure un calo visivo acuto;
L’intervento viene realizzato ambulatorialmente. In seguito all’assunzione di sedativi ma anche per causa di una diminuzione dell’acuità visiva post-operatoria non è possibile guidare l’automobile, la preghiamo dunque di farsi accompagnare oppure di venire con i mezzi pubblici. È meglio evitare il consumo di alcool.
Dopo il trattamento LASIK diventa più difficile la misurazione della sua pressione oculare e il calcolo del cristallino artificiale prima di un intervento di cataratta. È dunque necessario informare il suo medico oculista del trattamento precedente nel caso di cambiamento di medico.